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Cymbalaria muralis
Gaertn., Mey. & Scherb. 1800
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famiglia: |
Plantaginaceae |
sinonimi: |
Linaria cymbalaria Antirrhinum cymbalaria
Antirrhinum hederaceum |
nomi
comuni: |
ciombolino comune, cimbalaria erba piattella, erba tondella
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ETIMOLOGIA:
il nome generico proviene dal termine latino cymbalum, che indicava uno strumento a percussione a superficie concava,
a sua volta proveniente dai termini greci
kэmbalon (che
identificava lo stesso strumento) e
kэmble (bacchetta): la forma delle foglie di questa pianta richiama la forma del cembalo.
L'epiteto specifico и mutuato dall'aggettivo latino muralis (dei muri) per il particolare habitat di questa specie |
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il
ciombolino comune и una pianta
erbacea perenne originaria dell'Europa mediterranea, in
particolare Italia e Dalmazia, a diffusione ormai
cosmopolita nelle zone temperate. In Italia и assai
comune in tutto il territorio nazionale, dalla pianura fino
ad un'altitudine di 1500 metri, dove colonizza muri e rocce,
preferendo le zone umide e tendenzialmente ombreggiate. Si tratta di una specie
piuttosto rustica e frugale, alta circa 5 centimetri e larga
fino a 25-35, con fusti rossastri e filiformi, glabri, molto
sottili, prostrato-ascendenti e ramificati, che radicano ai
nodi permettendo lo sviluppo in larghezza della pianta.
L'apparato radicale и esile e formato da sottili filamenti
setosi, ma fusti e foglie sono quasi carnosi, in grado di
assimilare notevoli quantitа d'acqua, fungendo da veri e
propri serbatoi di riserva. Ha
pochissime esigenze nutritive, potendo vivere anche in
substrati molto poveri come la sabbia che si trova fra le
pietre dei muri, ma vive meglio in terreni a matrice
calcarea, sciolti e ben drenati. |



Il fusto и leggermente
lignificato alla base ed erbaceo nella porzione distale,
mentre le foglie sono
leggermente succulente, alterne,
picciolate (2-4 centimetri), cordate o reniformi,
palminervie, concave, palmato-lobate (talvolta simili a quelle dell'edera) con 5–9 lobi disuguali a forma triangolare
dai margini lisci ed arrotondati e la punta mucronata. La
pagina superiore и verde e glabra, mentre quella inferiore
ed i margini hanno sfumature rossastre. |




i fiori, che
sbocciano da
maggio a
settembre
all'ascella
delle foglie,
sono piccoli
(7-10
millimetri),
ermafroditi e
zigomorfi,
tetrameri,
solitari e
peduncolati, di
colore azzurro,
lillа o porpora
chiaro. Il
calice и
gamosepalo, con
4 lobi appuntiti
glabri o
leggermente
pubescenti. La
corolla и
bilabiata, con
uno sperone e
due labbri, uno
superiore ed uno
inferiore trilobo, ampio e di colore piщ chiaro, con due protuberanze gialle, verrucose e rigonfie a chiusura delle fauci.
L'impollinazione
avviene
attraverso
insetti
impollinatori
(in particolare
le api) ed i
fiori sono
soggetti ad un
fenomeno di
fototropismo per
il quale, dopo
la fecondazione,
si ripiegano
all'interno
della pianta
quasi a
proteggere i
semi in via di
formazione. Il frutto и capsula globoso-allungata,
che a maturitа lascia uscire i semi, irregolarmente rugosi, da due fori che si aprono nella sua parte superiore.
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USO ALIMENTARE ED OFFICINALE |
la cimbalaria veniva utilizzata nella medicina popolare
per le sue proprietа antinfiammatorie (anche per le emorroidi), vulnerarie e cicatrizzanti (facilitazione
della guarigione delle ferite), e per quelle diuretiche ed
antiscorbutiche. Le foglie ed i fiori hanno un sapore acre simile a quello del crescione e
possono essere aggiunti alle insalate in piccole quantitа, in quanto possono
presentare una leggera tossicitа.
Attenzione!!! Questi non sono consigli medici!! Usate eventuali prodotti
con cautela e solo secondo le prescrizioni del medico o dell’erborista |

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